Vieni a scoprire le nostre bellezze, le antiche tradizioni e gusta gli antichi sapori della nostra isola visitando la Provincia di Trapani.
Itinerario naturalistico: visita alla Riserva Naturale e Orientata dello Zingaro e ai faraglioni di Scopello, visita del bosco di Inici con possibilità di esplorare le grotte.
Itinerario naturalistico: visita alla Riserva Naturale e Orientata dello Zingaro e ai faraglioni di Scopello, visita del bosco di Inici con possibilità di esplorare le grotte.
Scopello, che si sviluppa attorno ad un rustico baglio settecentesco ed immerso in un magnifico scenario balneare in cui possiamo trovare un antica tonnara e visitare un posto invidiabile a livello mondiale:
i faraglioni. Un tuffo tra i suoi faraglioni è un'emozione da brivido. L'antico borgo marinaro di Scopello sorgerebbe sul sito della mitica città di Cetaria, così chiamata per l'eccezionale abbondanza di tonni esistenti nel suo mare. Furono gli Arabi a strutturarvi la Tonnara una volta distrutta la città di Cetaria. Oggi il complesso è in disarmo, la pesca del tonno non è più praticata. Ma tutto è rimasto perfettamente efficiente, dal complesso dei magazzini, al baglio ed alle abitazioni, alle barche, reti e strumenti della mattanza: testimoni di un'antica civiltà marinara che fu.
Da visitare anche la punta di Cala Bianca, la grotta sottomarina di Cala Rossa e la Baia di Guidaloca.
Continuando sul lato nord-ovest possiamo trovare la prima riserva naturale fondata in Sicilia: la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, mantenuta appositamente allo stato agreste, per conservare la flora vegetazione mediterranea e la fauna. Le fantastiche cale di sabbia e ghiaia che si estendono per ben 7 Km e raggiungibili solo a piedi o in barca: famose la Cala di Uzzo, Cala Capreria, Cala Beretta, Cala Mazzo di Sciacca, nonché la Grotta dell’Uzzo e la Torre dell’Impiso, famose per le tracce lasciate dai primi insediamenti umani nell’area medesima.
Itinerario archeologico: visita ai parchiarcheologici
di Segesta, Selinunte e Isola di Mozia;
Il tempio dorico-siculo del V sec. a.C. sorge intatto e maestoso su un poggio al centro di una vallata.
Il teatro greco del II sec. a.C., scavato nella roccia, si affaccia dalla cima del Monte Barbaro.
Nello splendido scenario naturale creato dal dirupo sulla valle segestana, il teatro diventa la "Scena millenaria per i classici del mondo, dove, tuttora sede di rappresentazioni teatrali, alcune delle quali iniziano alle prime luci dell' alba, riprendendo l'antica tradizione.Il teatro di cui restano venti gradinate, presenta una forma semicircolare delimitata da alte mura. Il grande Santuario del IV-V sec. a.C. completa il disegno attuale del parco archeologico di Segesta ancora da esplorare.
Itinerario culturale: visite al Duomo di Monreale, Erice, il centro di Trapani;
Erice, fu popolata dagli Elimi che vi eressero il tempio dedicato al culto della dea della fecondità e dell'amore. Sulle rovine del Tempio sorge ancora oggi il Castello di Venere, adiacente ai giardini del Balio dominati dalle torri medioevali. La città è cinta da mura ciclopiche di impianto elimo ai cui vertici si collocano: il Castello Normanno; il Duomo o Matrice, che conserva le forme gotiche trecentesche originarie, con la torre campanaria e le sue delicate bifore; il Quartiere Spagnolo. Il centro storico presenta un impianto urbanistico tipico medioevale con piazzette, strade strette e sinuose nelle quali si affacciano bellissimi cortili fioriti. Erice accoglie più di 60 chiese, tra cui quelle di S. Martino, S. Cataldo, S. Giuliano, S. Giovanni Battista dove, ogni estate, riecheggiano le musiche medioevali.
Itinerario enogastronomico: visita alle cantine di Marsala, le Vie del Sale di Trapani, la strada del vino di Alcamo,
con possibilità di degustazioni di prodotti tipici locali.
Trapani, l'antica Drepanon, si protende verso il Mediterraneo con la sua forma di falce alla cui estrema punta si erge maestosa la Torre di Ligny, oggi sede del Museo di Preistoria. Il mare, la più adatta chiave di lettura per conoscere Trapani è ancora oggi fonte di vita con l'attività della pesca ed è stato in passato fonte di ricchezza con la pesca del corallo. Ed è il mare, che attraverso le saline consente di cogliere un altro aspetto caratteristico di Trapani e di tutta la costa fino a Marsala.Le saline e la coltivazione del sale, hanno determinato nel corso dei secoli un unicum ambientale e paesaggistico di grande valenza culturale, antropologica ed economica.
L'itinerario, denominato la "Via del Sale" con i suoi tanti mulini, cinque dei quali recentemente restaurati, i cumuli di sale ricoperti di tegole di terracotta ed il "Museo del Sale" a Nubia nel territorio di Paceco, ricade nelle Riserve delle Saline di Trapani e Paceco e dello Stagnone di Marsala, nelle cui basse e tiepide acque si può osservare una varietà di uccelli acquatici.
Mozia, quaranta ettari di storia sospesi sul mare che, insieme all'Isola Longa, a quella di S. Maria e della Schola, formano le isole dello Stagnone, la più grande laguna della Sicilia. Insediamento fenicio-punico tra i più importanti del Mediterraneo, l'isola divenne un sito strategico per la sua vicinanza alla potente Cartagine. Mozia, la cui fondazione viene storicamente collocata intorno al VIII sec. a.C., torna alla luce soltanto a seguito degli scavi condotti ad opera di Giuseppe Whitaker, i quali hanno portato alla luce numerosi reperti fenici, oggi conservati nella Villa Whitaker, sull'isola, divenuta museo. Tra essi il "Giovinetto di Mozia" del V sec. a.C., una delle scoperte archeologiche più rilevanti degli ultimi anni. La distruzione di Mozia nel 379 a.C. ad opera del tiranno siracusano Dionisio il Vecchio, costrinse gli abitanti a spingersi fino a Capo Boeo, dove fondarono l'antica Lilybeo, l'odierna Marsala.
Marsala, non si può trascurare il Duomo, il Museo Archeologico dove si trova l'eccezionale reperto di archeologia marina della "Nave punica" del II sec. a.C., gli stabilimenti del vino Marsala, famoso nel mondo e i Bagli. Oltre al suggestivo centro storico, che reca un’ impronta prettamente medioevale, da visitare è il Quartiere Spagnolo, caratteristico “borgo” di origini cinquecentesche edificato dagli Spagnoli durante gli anni della loro dominazione. Alla su sinistra si apre una piccola piazza sulla qual si affaccia il bel Santuario dell’Addolorata, mentre, spingendosi verso la piazza principale di Marsala, è possibile ammirare il bel Palazzo VII Aprile e la Chiesa Madre, quest’ultima dedicata a San Tommaso di Canterbury.Alle spalle di questo edificio si trova invece l’auditorium di Santa Cecilia, di foggia barocca, e poco distante il Complesso monumentale di S. Pietro, un monastero cinquecentesco, presso il quale è oggi ospitato il Museo civico con la ricca sezione garibaldina.
L'Arcipelago delle Isole Egadi comprende: Marettimo, Levanzo e Favignana.
Quest'ultima posta nel bel mezzo dell'arcipelago delle Egadi, luogo immerso nel mediterraneo che ha ispirato grandi scrittori come Virgilio e Omero, per le fiorenti risorse offerte da madre natura.
L'isola, ricca di insenature è in grado di soddisfare gusti differenti (dalle spiagge dorate a quelle rocciose), ha inoltre un fondale stupendo ed e meta ambita dai subacquei.Da visitare Punta Fanfalo, i Faraglioni,Cala Rossa (così chiamata per via della leggenda di un'antica battaglia marittima, che insanguinò le coste),Cala Azzurra, e le splendide grotte, accessibili in barca. Infine, anche il forte di Santa Caterina, vecchio carcere, e il Palazzo Florio, appartenente un tempo a una delle famiglie che governarono l'isola.Notevole è molto suggestiva la pesca del tonno chiamata mattanza in cui i tonnaroti di vecchio stampo si cimentano nell'uccisione del tonno alla vecchia maniera.
Visita della riserva naturale delle saline con i suoi mulini a vento. Pranzo (libero) in ristorante con cucina tipica. Nel pomeriggio, proseguimento per Erice, stupendo borgo medievale situato a 750 mt. di altezza, famoso per l'antico Tempio di Venere, oggi "Città della Scienza".